Sport e lombalgia, è possibile dimostrare un collegamento?

di Emilia Vaccaro

Una recente revisione sistematica della letteratura ha evidenziato che non è possibile identificare quali sport possono essere più dannosi per la salute della colonna vertebrale e, quindi, collegabili all’insorgenza di lombalgia. 

 

E’ quanto pubblicato sulla rivista Sports Medicine in cui gli autori passano in rassegna i diversi sport e il loro peso sul dolore lombare rispetto alla popolazione generale, sottolineando che è necessario approfondire gli studi.

Il mal di schiena è un problema di salute frequente nella popolazione generale.

Per quanto riguarda l'epidemiologia di questo problema, è bene conosciuta nella popolazione in generale, mentre esistono pochi dati sulla prevalenza e i fattori di rischio del mal di schiena negli atleti.

E’ un problema sanitario di estrema importanza in quanto comporta disabilità, riduce la qualità della vita ed ha un peso socio-economico non indifferente.

Carichi di lavoro gravosi, frequenti sollevamenti, flessione e torsione, e attività sportive estreme sono fattori di rischio ben riconosciuti per la lombalgia. Allo stesso tempo, anche uno stile di vita sedentario è associato a mal di schiena.

Gli studi che si sono concentranti su attività fisica e lombalgia indicano che il rapporto tra il livello di attività e la lombalgia segue un curva a forma di U.

Diventa interessante capire se lo sport e, soprattutto quali tipi di sport, sono associati con una maggiore o minore prevalenza del mal di schiena rispetto ad altri. Queste informazioni faciliterebbe l'identificazione dei possibili fattori di rischio e lo sviluppo di strategie di prevenzione in particolari gruppi sportivi a rischio.

L'obiettivo primario di questa revisione sistematica della letteratura è stato quello di rivedere gli articoli pubblicati sul mal di schiena negli atleti e fornire una panoramica e un confronto della sua prevalenza nelle diverse discipline sportive e rispetto alla popolazione in generale.

A tal fine è stata effettuata una ricerca completa di articoli pubblicati in merito. Due revisori indipendenti hanno utilizzato 6 database (PubMed, Embase, MEDLINE, Cochrane Library, PsycINFO e PSYNDEX) e strategie di ricerca appositamente sviluppate, per la ricerca epidemiologica pertinente il mal di schiena in atleti di discipline olimpiche tra i 14 (adolescenti) e i 40 anni (massimo della competizione).

I revisori hanno valutato in modo indipendente se la qualità metodologica degli articoli recensiti poteva soddisfare i criteri di inclusione per identificare le potenziali fonti di distorsione.

I risultati hanno mostrato che 43 articoli erano conformi ai criteri di inclusione e sono stati , quindi, inclusi nella valutazione della qualità metodologica.

Di questi, 25 sono stati ritenuti di alta qualità.

Nei vari articoli erano spesso riportate la prevalenza una tantum e la prevalenza puntuale. La localizzazione più frequente del mal di schiena è stata identificata nella parte bassa della schiena.

Negli studi ritenuti di alta qualità, la prevalenza una tantum del dolore lombo-sacrale negli atleti è stata dell’ 1-94%, (la prevalenza più alta era nel canottaggio e nello sci di fondo), e il punto di prevalenza della lombalgia era di 18-65% (prevalenza più bassa nel basket e più alta nel canottaggio).

Purtroppo, sono state evidenziate numerose differenze metodologiche tra i vari studi a partire già dalla definizione stessa di lombalgia.

Alcuni articoli sottolineano come elevati carichi fisici, la ripetizione meccanica di alcuni movimenti e le posizioni estreme del corpo, sia statiche che dinamiche,  aumentano il rischio di un sovraccarico della colonna vertebrale e l'abuso della stessa.

Per quanto riguarda gli sport da contatto è stata trovata una grossa eterogeneità (calcio, hockey, rugby…) nell’associazione al mal di schiena.

Questa review ha anche evidenziato una maggiore prevalenza della lombalgia tra gli atleti uomini smentendo altri studi che indicavano come la morfologia e le caratteristiche fisiche femminili potessero facilitare l’insorgenza del dolore lombare. Questo potrebbe anche dipendere dal fatto che gli atleti uomini sono spesso più anziani delle donne.

In conclusione, l'eterogeneità metodologica degli studi inclusi ha mostrato una vasta gamma di tassi di prevalenza e non ha consentito un confronto dettagliato dei dati tra i diversi sport, all'interno di una disciplina, o rispetto alla popolazione generale.

Sulla base dei risultati di questa recensione, tuttavia, sembra ovvio che il mal di schiena richieda ulteriori studi più approfonditi su alcuni sport.

 

Emilia Vaccaro

Trompeter K. et al. Prevalence of Back Pain in Sports: A Systematic Review of the Literature. Sports Med. 2016 Dec 29. doi: 10.1007/s40279-016-0645-3.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28035587

  

Rivolgiti ai nostri Partners per individuare il percorso terapeutico più opportuno.

 

VAI AGLI SPECIALISTI

 

  

Share this item
(0 Voti)

Vota questo articolo

Altro in questa categoria: « Blocco nervoso periferico continuo, le ultime novità in una revisione della letteratura Dolori Muscolo-Scheletrici, a Milano il punto degli specialisti da tutta Italia »

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

healthitalynet® è un marchio registrato

Questo sito non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali.

Entra in HIN

benvenuto!

I Convegni

 

HealthItalyNet, la rete nazionale dove i protagonisti, Utenti, Medici Specialisti, Infrastrutture Sanitarie, Aziende del settore e Sostenitori istituzionali, contribuiscono sinergicamente a creare un ambiente di confronto, incontro, informazione, educazione in ambito sanitario in grado di fornire servizi specialistici esclusivi.