Crossfit: sport dinamico e completo, ma il 20% dei praticanti si infortuna

di Emilia Vaccaro

E’ un allenamento che sfida sia il proprio corpo che la mente e che da qualche anno sta spopolando anche nel nostro Paese. Ma attenzione agli infortuni.

Parliamo del Crossfit, che tonifica in poco tempo i muscoli e attira tanti giovani, e meno giovani, perché nel giro di pochi mesi riesce a scolpire il corpo e a dare benessere. Ma attenzione non è una disciplina scevra da rischi, anzi è in crescita la lista dei partecipanti feriti.

Secondo uno studio pubblicato su “Othopaedics Journal of Sports Medicine” il tasso di lesioni in CrossFit si aggira intorno al 20% e il sesso maschile è quello a maggior rischio di infortunio.

Il crossfit nasce nel 2000 e consente di fare nella stessa lezione sollevamento pesi, ginnastica e condizionamento metabolico.

Essendo un'attività ad alta intensità è uno degli sport che fa bruciare più calorie e, quindi, fa gola a tanti perché fa dimagrire in poco tempo dando un fisico asciutto e naturale.

Le lezioni, che in gergo si chiamano “wod” (WorkOut of the Day) sono tutti i giorni diverse e consentono di aumentare resistenza, forza, coordinazione, stabilità ed elasticità.

La particolarità è che non sono necessarie speciali attrezzature o macchine fitness ma semplici strumenti come corde, pesi, anelli etc e quindi si può fare ovunque anche al parco o nella propria abitazione.

Per quest’ultima ragione c’è più probabilità di commettere errori negli esercizi e di farsi male. L’allenamento andrebbe strutturato da un insegnante adeguato che dovrebbe spiegare e seguire tutti i movimenti.

Quali sono i principali problemi che possono accadere a chi pratica questa disciplina?

I problemi maggiori si riscontrano a livello delle spalle.

Di fatto la spalla è l’articolazione più sollecitata da questo allenamento. I livelli intensi di movimento e sollevamento possono portare a dolori fastidiosi o anche allo rottura della cuffia dei rotatori.

Altro punto debole sono le ginocchia visto che sono sollecitate dai continui movimenti di accovacciamento, salto ed estensione.

Spesso i dolori possono essere associati a un eccessivo sforzo oppure a infortunio più seri, come una lussazione della rotula o la rottura del menisco.

Anche il tendine di Achille può essere sovra utilizzato in questo sport provocando dolore e gonfiore e suscettibilità ad altri insulti come la rottura del tendine che richiede l’intervento della chirurgia per ripararlo.

Ovviamente sollevamenti, salti e piegamenti nel programma del CrossFit possono mettere la schiena a rischio di dolore e stress, soprattutto se si aggiungono ad affaticamento, cattiva forma fisica o mancanza di forza di base.

I sintomi di un infortunio alla schiena possono includere spasmi o dolori brucianti/doloranti, e possono portare a ernia del disco o distorsioni ai legamenti.

Anche tendini, legamenti e nervi situati nel polso molto sollecitati dagli esercizi di CrossFit. Dolore gonfiore/infiammazione, o ecchimosi sono tutti segni che si potrebbe essere affetti da un grave infortunio al polso.

In questo studio, che ha coinvolto un gruppo di ricercatori americani, sono stati seguiti un totale di 386 partecipanti che facevano attività di CrossFit.

L’obiettivo era proprio valutare la percentuale di infortuni nei praticanti la disciplina.

Il tasso di infortuni complessivo è stato determinato in 19,4% (75/386). Gli uomini (53/231) hanno avuto infortuni più frequentemente rispetto alle donne (21/150; p=0,03).

In tutti gli esercizi, i tassi di incidenti erano significativamente differenti (p<0.001): spalla (21/84), zona lombare della schiena (12/84), e ginocchio (11/84).

La spalla è stato il sito maggiormente colpito dagli infortuni, e la parte bassa della schiena la più comunemente “ferita” in movimenti di sollevamento pesi.

La maggior parte dei partecipanti non hanno segnalato lesioni prima (72/89; p<0.001) o fastidio nella zona (58/88; p<0.001). In particolare in questo studio i partecipanti hanno riportato lesioni soprattutto acute e abbastanza lievi.

Infine, il tasso di infortuni era significativamente diminuito con il coinvolgimento di un trainer (p=0,028).

In conclusione, questo studio sottolinea che il CrossFit è sicuramente una disciplina completa e che allena tutto il corpo ma che è necessario il coinvolgimento degli istruttori nel coaching dei partecipanti per una diminuzione del tasso di infortuni. La spalla e la parte bassa della schiena sono i punti più comunemente colpiti perché maggiormente coinvolti nei movimenti ginnici e di sollevamento.

Emilia Vaccaro

Weisenthal BM et al. Injury Rate and Patterns Among CrossFit Athletes. Orthop J Sports Med. 2014 Apr 25;2(4):2325967114531177. doi: 10.1177/2325967114531177.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26535325

 

 

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